appunti per un terzo paesaggio 2021 la Rigenerazione/TerRapie SAROM Silvia Camporesi

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(sarom )Silvia Camporesi, SAROM#8, 2021 installazione site specific, 13 stampe a sublimazione su flag, cm 200 x 150 cadauna

A cura di Sabina Ghinassi
Assistenti: Laura Bagnoli e Alice Naso
Soundscape: Alice Fabbri e Alessandro De Lorenzi con la collaborazione di Martina Casadei, Giovanni Fantini e Alberto Tamburini

Dove: Artificerie Almagià
Via dell’Almagià 2, 48121, Darsena di città, Ravenna
Quando: Opening venerdì 23 luglio 2021 ore 18.30-22.00
Aperto sino all’08/08/2021 tutti i giorni dalle 18.30 alle 22.00
Info: www.retealmagia.org; 3391583071; presidente@retealmagia.org La mostra si svolgerà nel rispetto delle normative anti-covid vigenti

Con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Ravenna – Assessorato alle Politiche Giovanili – Assessorato alla Cultura – Assessorato all’Urbanistica
In collaborazione con Eni Rewind

In mostra negli spazi affascinanti di Artificerie Almagià un’installazione site specific immersiva composta da tredici grandi immagini raccolte dall’artista Silvia Camporesi durante la tarda primavera 2021 nell’area ex SAROM di Ravenna, attualmente preclusa all’accesso collettivo a causa del processo di fitobonifica in loco da parte di Eni Rewind. SAROM è un luogo iconico per l’immaginario collettivo contemporaneo (è famoso come landmark ne “Il Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni) e diventa il simbolo, all’interno di Appunti per un Terzo paesaggio 2021, di una TerRapia necessaria al mondo e al nostro essere al mondo, che parta dall’andare con la Natura e il paesaggio, abbandonando il nostro essere predatori.
Nel racconto di Silvia Camporesi SAROM diventa il teatro di una possibile assonanza con la nostra casa a partire dalla guarigione dei luoghi che abitiamo, accompagnando il flusso lento di rigenerazione e metamorfosi della terra, favorendo la cicatrizzazione delle ferite che le abbiamo inferto in passato in preda alla nostra consueta hybris.
In SAROM ci facciamo per una volta da parte, restando in ascolto umile di quello che avviene, nonostante noi.

L’installazione è deliberatamente grande; non sono normali fotografie appese a un muro; il cambiamento di formato esalta e amplifica il processo in atto nell’area.
Lo stesso vale per i materiali scelti, deliberatamente fluidi, mobili: riflettono una preziosa metamorfosi in atto.

In SAROM ciò che non vediamo sta lavorando per noi e noi ne accompagniamo il cammino, restando in disparte, facendoci custodi per un determinato periodo di tempo di quel luogo, non proprietari assoluti. Restiamo fermi davanti a questo miracolo, che abbiamo ignorato per tanti anni restando sulla superficie delle cose del mondo.

SAROM racconta questo; è uno spazio-metafora; segue le tracce dell’uomo: le grandi torri Hamon di Deserto Rosso, i resti delle cose umane, i fantasmi e i sogni infranti del nostro boom economico che restano come cipria dissolta nello stridio dei gabbiani, nel pulsare luminoso delle foglie di pioppi, nella carezza del vento sulla prateria di giunco, nella natura che si rigenera lentamente.
Camporesi ferma questa magia silenziosa; si mette in ascolto e, allo stesso tempo, traduce una potenza in atto, altra rispetto a noi.

SAROM e Appunti per un Terzo paesaggio

SAROM è la prima azione del progetto Appunti per un Terzo paesaggio, progetto di Rete Almagià arrivato alla sesta edizione nel 2021 e sostenuto dal 2016 dalla Legge 37 della Regione Emilia Romagna e dal Comune di Ravenna. Gli Appunti sono un dispositivo di relazione che, partendo dal pensiero del filosofo paesaggista Gilles Clément, accoglie e promuove esperienze diversificate, innescando nella comunità nuovi processi di ridefinizione del bene comune, empowerment e differenti modalità di produzione collettiva di nuovi scenari di vita. Il progetto si sviluppa in una serie di pratiche- microeventi di carattere transdisciplinare tra arti visive, performative, musica, architettura, processi collettivi, narrazioni, walkshop, partecipazione, co design, seguendo percorsi multidisciplinari di narrazione e pratiche/esperienze corali per la creazione di un palinsesto condiviso, riproposto/narrato e messo in relazione come elemento della memoria, esperienza ed empowerment delle comunità e processo collettivo di placemaking.

Tema del 2021 è La Rigenerazione/ TerRapie.
L’azione SAROM ha incontrato, per la creazione del soundscape, il percorso creativo di mappatura sonora della città Ecophonia, progetto interno ad Almagià Creative Hub con tutor Edoardo Raffellini, coordinatori Alice Fabbri e Alessandro De Lorenzi e partecipanti i giovanissimi Martina Casadei, Giovanni Fantini e Alberto Tamburini.
La mostra SAROM è in dialogo virtuoso con lo spazio Artificerie Almagià.
Almagià era un deposito di zolfo e poi anticrittogamici nella Darsena di città di Ravenna ed è stato trasformato dall’amministrazione della città di Ravenna in sede per sperimentazioni artistiche cross-disciplinari con particolare attenzione alle generazioni più giovani, grazie al lavoro di E Production, gestore dello spazio, e di Rete Almagià che ha qui la sua residenza creativa.
Ogni sperimentazione ad Artificerie Almagià produce biodiversità culturale e innovazione, anche quando è un errore.
La casa Artificerie Almagià, come SAROM, è simbolo di una TerRapia possibile che rigenera i nostri luoghi, le nostre città e le nostre comunità.